Successo per l’apertura della mostra “La Sfinge”

Successo per l’apertura della mostra “La Sfinge” La Sfinge di circa 50 centimetri, risalente alla prima metà del VI secolo a.

Data:
3 Agosto 2012

Successo per l’apertura della mostra “La Sfinge”

La Sfinge di circa 50 centimetri, risalente alla prima metà del VI secolo a.C. e rinvenuta lo scorso anno durante alcuni scavi all’interno di una tomba della necropoli dell’Osteria, è stata finalmente presentata al pubblico: giovedì due agosto, alle ore 18:30, è stata infatti inaugurata la mostra ad essa dedicata, all’interno del castello della Badia, nel cuore del Parco Naturalistico-archeologico di Vulci.

Insieme ai tanti cittadini che hanno preso parte all’evento, sono state anche molte le autorità, oltre ai Sindaci di Montalto di Castro – Sergio Caci – ed a quello di Canino – Mauro Pucci – che hanno partecipato alla Prima della Sfinge: la Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale Alfonsina Russo, l’assessore regionale Mariella Zezza, il Sindaco di Viterbo Giulio Marini, quello di Cellere -Leandro Peroni- gli assessori provinciali Santucci e Fraticelli, il presidente del Consiglio Comunale di Montalto di Castro -Marco La Monica- l’assessore alla cultura montaltese -Eleonora Sacconi- e Patrizia Petitti, direttore del Museo Nazionale Archeologico di Vulci, insieme a Carlo Casi ed Emanuele Eutizi, rispettivamente direttore ed archeologo d’eccezione della società  Mastarna. Molto gradita è stata anche la presenza delle più alte autorità del’Arma dei Carabinieri di Montalto, Tuscania e Viterbo.

L’importanza della famiglia, alla quale il sepolcro della “Tomba della Sfinge” – nella quale è stato rinvenuto il preziosissimo reperto a cui è dedicata la mostra-  è testimoniata sia dalle eccezionali dimensioni   del lungo

Successo per l’apertura della mostra “La Sfinge”

corridoio di accesso –dromos- che dalle caratteristiche architettoniche  delle tre camere funerarie.
La Sfinge -scultura in nenfro- era probabilmente collocata all’ingresso della sepoltura con lo scopo di proteggere i defunti ed accompagnarli nell’Aldilà. La testa di una seconda sfinge –sempre esposta all’interno del castello della Badia- proviene invece da un’altra tomba della necropoli e ad un primo intervento di restauro ha permesso di individuare le originarie tracce di colore rosso.
Durante la mostra, che terminerà il 31 ottobre, saranno inoltre in esposizione alcuni corredi  con ricchi materiali di produzione greca, tra cui un’anfora utilizzata come urna per la raccolta delle ceneri del defunto.  

“Siamo pronti –hanno spiegato i sindaci di Montalto e Canino, Sergio Caci e Mauro Pucci – a far decollare questa immensa ricchezza che la natura ed i nostri antenati ci hanno messo a disposizione. La collaborazione tra i comuni per iniziative culturali, e non solo, come questa, servirà a far sviluppare il nostro territorio”.

 

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Ultimo aggiornamento

3 Agosto 2012, 14:23