Nuove importanti scoperte archeologiche nel territorio di Montalto

  Nuove importanti scoperte archeologiche nel territorio di Montalto 29/12/2011 – A VULCI TORNA ALLA LUCE UNA TOMBA ETRUSCA DEL 550 A.

Data:
5 Gennaio 2012

 

Nuove importanti scoperte archeologiche nel territorio di Montalto

29/12/2011 – A VULCI TORNA ALLA LUCE UNA TOMBA ETRUSCA DEL 550 A.C. TRA  I PRIMI REPERTI RITROVATI VASI E UNA SFINGE CON VOLTO DI DONNA

 

Importante scoperta archeologica nell’area della necropoli etrusca dell’Osteria a Vulci, in territorio di Montalto di Castro.

Durante i lavori di ripulitura del terreno all’interno del quale sono già state segnalate numerose sepolture è stata individuata una tomba principesca risalente al 550 avanti Cristo. Da un primo scavo superficiale sono già emersi alcuni vasi etruschi dipinti e quasi intatti nonché una sfinge, raffigurante un uccello con volto di donna, risalente probabilmente allo stesso periodo. La scoperta è di pochi giorni addietro e fa già presagire a qualcosa di assai importante dal punto di vista archeologico.

 

Agli scavi, condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, partecipa anche personale tecnico della Mastarna, la società che gestisce il parco archeologico e naturalistico, coordinato da Carlo Casi. Sul posto ha già effettuato un sopralluogo Anna Maria Moretti, sovrintendente archeologico di Roma. Si tratta di un dromos lungo 27 metri,  un corridoio scavato nel terreno a cielo aperto, le cui pareti tendono ad aumentare d’altezza man mano che si scende verso l’ingresso della tomba. Una sepoltura probabilmente violata in tempi remoti, forse al tempo dei Romani, e solo in parte e che proprio per questo motivo potrebbe nascondere tesori archeologici ancora intatti.

 

La zona in cui è stata scoperta la tomba è quella dove già da tempo Mastarna sta effettuando una ripulitura del terreno per portare alla luce una serie di sepolture che faranno parte di un percorso turistico-archeologico previsto da un progetto già finanziato dalla Regione Lazio. Il dromos, per la sua lunghezza – basti pensare che quello della Tomba Francois, la più ricca e famosa della zona di Vulci, misura trenta metri – potrebbe, secondo gli esperti, condurre ad una sepoltura appartenente ad una importante famiglia e per questo contenere oggetti e materiale di notevole valore storico. I lavori di scavo sono iniziati in questi giorni e dureranno diverse settimane se non mesi. Ma intanto la speranza è che con l’ingresso negli ambienti della tomba gli archeologi possano portare nuova luce sulla antica e misteriosa storia del popolo etrusco a Vulci.

 

04/01/2012 – 37 TOMBE ETRUSCHE SCOPERTE NELLA ZONA INDUSTRIALE

 

Un’altra importante scoperta archeologica nel territorio di Montalto di Castro. Durante i lavori di sistemazione del terreno per nuovi insediamenti industriali che si stanno eseguendo in località Due Pini, a pochi chilometri dal centro urbano, sono venuti alla luce trentasette tombe risalenti al periodo etrusco.

 

Ad accorgersi delle antiche sepolture è stato il personale della cooperativa archeologica di Firenze incaricato dalla stessa Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria

Nuove importanti scoperte archeologiche nel territorio di Montalto

meridionale di seguire le opere di sterramento in una zona considerata a rischio proprio per la probabile presenza di reperti archeologici. Delle trentasette tombe al momento solo in tre di queste sono iniziati i lavori di scavo e ripulitura. Dai primi esami appaiono risalire al VI secolo a.C. Si tratta di tombe a camera e nel dromos di una di queste, lungo 6 metri e mezzo e largo un metro e 40, gli archeologi hanno rinvenuto i resti ossei di un cavallo e una olla. Il luogo del ritrovamento è  stato subito visionato dalla dottoressa Patrizia Petitti della Sovrintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale e da Carlo Casi, direttore della Mastarna, società che gestisce il parco archeologico e naturalistico di Vulci. Sul posto operano due archeologhe della cooperativa di Firenze, le dottoresse Maddalena Vacca e Anna Carla Melaragni. Nei prossimi giorni, con l’ingresso nelle 4 camere sepolcrali, se ne saprà di più sulla datazione delle tombe.

 

Il ritrovamento di queste trentasette antiche sepolture arriva a pochi giorni di distanza da quello avvenuto nella necropoli dell’Osteria nei pressi del castello di Vulci dove proseguono i lavori di scavo e da dove, dopo il rinvenimento di una sfinge etrusca e alcuni vasi dipinti, si spera possa emergere ulteriore materiale di notevole valore archeologico.

 

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Ultimo aggiornamento

5 Gennaio 2012, 09:22