Etruschi, a Stoccolma il mistero della Tomba delle Iscrizioni di Vulci

Etruschi, a Stoccolma il mistero della Tomba delle Iscrizioni di Vulci “Etruschi in Europa”, parte da Stoccolma la mostra itinerante che, anche grazie al nuovo linguaggio multimediale scelto dagli organizzatori, farà conoscere ad studiosi, appassionati e semplici curiosi i tesori culturali della terra viterbese.

Data:
9 Febbraio 2012

Etruschi, a Stoccolma il mistero della Tomba delle Iscrizioni di Vulci

“Etruschi in Europa”, parte da Stoccolma la mostra itinerante che, anche grazie al nuovo linguaggio multimediale scelto dagli organizzatori, farà conoscere ad studiosi, appassionati e semplici curiosi i tesori culturali della terra viterbese.

 

Alessandro Barelli di Historia, in collaborazione con l’unità di ricerca 3Dom della Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha rivoluzionato il modo di proporre i contenuti della mostra puntando su un modello di comunicazione non statico bensì interattivo che stimola la curiosità dei visitatori anche in assenza della tradizionale esposizione di reperti archeologici: 11 monitor con video sui vari aspetti del mondo etrusco, schermi in 3d da visionare con occhi che proiettano i visitatori all’interno delle tombe etrusche riprodotte ad altissima fedeltà. Ed è così che la Tomba delle Iscrizioni di Vulci diventa una delle tappe più ricercate dell’itinerario della necropoli orientale dell’antica metropoli etrusca. Una tomba ricca di suggestione.

 

L’ipogeo, scoperto  negli anni Cinquanta, apparteneva alla famiglia dei Pru?lnas e fu riutilizzato in epoca romana dai Sempronii.  La tomba deve il suo nome alle numerose iscrizioni che, incise sulle porte delle sei camere che si aprono sull’atrio centrale, riportano i nomi delle persone lì sepolte. Leggerle è come riportare in vita le donne e gli uomini etruschi, come Ramtha e Vel Pru?lnas. E parlando di etruschi non può mancare l’aspetto misterioso. Tra le parole incise sulla roccia ricorre, sempre associato ai nomi femminili, il termine hatrencu del quale gli archeologi non sono ancora in grado di dare una traduzione certa. Si tratta sicuramente di un “titolo” importante per le donne che ne fecero uso, come dimostra anche la maggior cura nella realizzazione delle iscrizioni in cui il termine è riportato.

 

La Tomba delle Iscrizioni, riprodotta i 3dimensioni e che in questo periodo fa tappa a Stoccolma, fa parte della necropoli orientale di Vulci nel cui perimetro sono comprese, tra le altre, la famosa Tomba Francois e il Tumulo delle Cuccumella. E nella stessa area proseguono gli scavi delle tombe etrusche che stanno riportando alla luce importanti reperti come nel caso del ritrovamento di una terza sfinge. Per visitare la Tomba delle Iscrizioni ci si può prenotare rivolgendosi direttamente al parco naturalistico e archeologico di Vulci o telefonando al numero +39 0766.87.97.29 (info@vulci.it).

 

 

 

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Ultimo aggiornamento

9 Febbraio 2012, 10:53