Villa Ilvana, il sindaco Caci: «Strani atti dell’amministrazione Carai, abbiamo attivato tutte le procedure per tutelare la cittadinanza»

Nel consiglio comunale del 1° aprile è stata discussa l’interrogazione della minoranza in merito alla questione di Villa Ilvana, sulla quale il sindaco Caci fa il punto della situazione.

Data:
2 Aprile 2014

Nel consiglio comunale del 1° aprile è stata discussa l’interrogazione della minoranza in merito alla questione di Villa Ilvana, sulla quale il sindaco Caci fa il punto della situazione.

 «L’interrogazione presenta dai consiglieri di minoranza – afferma il sindaco, Sergio Caci – ha offerto l’occasione per affrontare l’intera vicenda sin dalle sue origini. Ricordo le molteplici inaugurazione della casa di riposo operate dal PD in prossimità di scadenze elettorali. Circostanza, questa, che aveva palesato fin da subito la poca chiarezza di idee che l’amministrazione allora in carica aveva in merito alla destinazione della casa di riposo. Rammento, infatti, che in un primo momento alla struttura fu assegnata la destinazione d’uso di RSA, poi di RSD, ed infine casa di riposo. Ma la circostanza più curiosa fu quella relativa alla modalità di selezione ed affidamento del gestore della casa di cura. L’amministrazione Carai, con la delibera di giunta comunale n. 85 del 26 marzo 2009, approvò il capitolato speciale per la locazione dell’immobile e per le linee guida per l’apertura ed il funzionamento della struttura residenziale. Tale capitolato prevedeva la selezione del conduttore dell’immobile in base ad una normale (dove per normale si intende il rispetto delle normative) procedura di gara, e rimetteva la determinazione del canone di locazione all’esito della gara stessa».

«Successivamente il Comune – continua Caci – con delibera di giunta comunale  n.192 dell’11 giugno 2009, senza apparente motivo, individuò nella Fondazione Omnia Onlus il soggetto con cui sottoscrisse il contratto di locazione della casa di riposo. Tale scelta, per usare un termine tanto caro ai più, sembrerebbe essere stata effettuata ad personam, cioè senza gara.

Dopo circa sei mesi, precisamente in data 16 dicembre 2009, il legale rappresentante della Fondazione Omnia Onlus sottoscrisse con il segretario comunale di Montalto, un accordo su un foglio bianco scritto a penna, nel quale si modificava la precedente delibera di giunta comunale n.85/2009 attraverso cui erano state approvate le linee guida per l’apertura della casa di riposo.

L’amministrazione comunale, con delibera di consiglio comunale n.340 del 18 dicembre 2009, rettificò l’operato del segretario comunale, autorizzando la Fondazione Omnia ad eseguire lavori per conto del Comune, scomputando il valore degli stessi dai futuri canoni di locazione. E cosa ancor più grave modificò ulteriormente il capitolato speciale precedentemente approvato, cancellando la prevista procedura di gara, determinando in maniera del tutto arbitraria e svincolata da qualsiasi procedura e/o parametro di canone di locazione, e limitando il diritto di recesso del Comune».

«Al di là del discutibile atto sotto il profilo formale (parlo del foglio scritto a amano che modificava le delibere di giunta, modus operandi dell’amministrazione Carai), ciò che appare censurabile – aggiunge il sindaco Caci – è il fatto che non appaiono migliorative le modifiche che furono concordate tra il segretario e il conduttore, per gli interessi dell’amministrazione comunale, ma principalmente per il conduttore stesso. Ciò nonostante tutto fu recepito totalmente e testualmente dalla Giunta che consentì la stipula del contratto di locazione della struttura alle condizioni così concordate».

«Tali circostanze sono indice, quantomeno, di una gestione approssimativa e scarsamente attenta della cosa pubblica da parte della vecchia amministrazione, che oggi è costretta dai suoi elettori a tentare di rimediare ai propri errori scaricando le responsabilità sull’amministrazione in carica e sul conduttore, il quale sfrutta a proprio profitto gli accordi presi con la vecchia Giunta.

L’amministrazione comunale, infatti, avrebbe dovuto controllare che la Fondazione adempiesse agli obblighi nascenti dal contratto. Evidentemente non lo ha fatto, se oggi gli stessi soggetti che hanno rivestito la carica di sindaco e di vice sindaco formulano domande in merito ad adempimenti nascenti da contratti da loro liberati, tra i quali il rilascio della polizza fideiussoria, il controllo dei lavori di adeguamento della struttura, le verifiche sul personale dipendente, il rilascio delle polizze assicurative, etc.

 Per le ragioni sopra esposte con questa nota, e come affermato nel consiglio del 1° aprile, intendo comunicare che , anche all’esito delle interrogazioni formulate dai consiglieri comunali di minoranza in merito alla casa di riposo, appare opportuno accertare eventuali responsabilità in merito alla procedura di affidamento della casa di riposo e delle apparenti arbitrarie modifiche del capitolato speciale, per verificare se sia stato cagionato un danno all’amministrazione comunale».

«L’amministrazione che guido – conclude il sindaco Caci – da tempo sta effettuando tutte le verifiche di sua competenza nella maniera più diligente possibile, per accertare eventuali inadempienze della Fonazione Omnia Onlus. Abbiamo comunque attivato, e continueremo a farlo, tutti i provvedimenti necessari con il solo scopo di tutelare, questa volta in maniera imparziale e trasparente, il bene pubblico e la comunità di Montalto e Pescia».

 

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Ultimo aggiornamento

2 Aprile 2014, 00:00