Al via il progetto di risocializzazione delle persone anziane

L’assessore Sacconi: «L’obiettivo è coinvolgere e sostenere anche le fasce più deboli della popolazione anziana che versano in condizioni di disagio sia sociale che economico» Nel consiglio comunale del 28 ottobre scorso l’amministrazione ha approvato il regolamento  per il progetto di risocializzazione delle persone anziane.

Data:
29 Ottobre 2015

L’assessore Sacconi: «L’obiettivo è coinvolgere e sostenere anche le fasce più deboli della popolazione anziana che versano in condizioni di disagio sia sociale che economico»

Nel consiglio comunale del 28 ottobre scorso l’amministrazione ha approvato il regolamento  per il progetto di risocializzazione delle persone anziane. mediante l’inserimento delle stesse nelle attività sociali, culturali e di pubblica utilità del paese.

 L’obiettivo è quello di utilizzare le capacità personali degli anziani, derivanti dalle precedenti esperienze di vita, in compiti di interesse sociale, culturale o in genere di pubblica utilità; oltre a questo, si vuole prevenire l’isolamento delle persone in età avanzata, attraverso il loro impiego nelle suddette attività e in alcuni casi sarà anche previsto un sostegno economico agli anziani, al fine di integrare i redditi più bassi e migliorare la qualità della vita.

 Il progetto  è rivolto ai cittadini residenti nel territorio comunale che alla data di pubblicazione del “Bando annuale di Risocializzazione” abbiano raggiunto i 60 anni.

Occorre inoltre l’idoneità psico-fisica, da accertarsi con certificazione medica del medico curante attestante l’assenza di patologie di particolare gravità. Non possono invece essere inseriti nel progetto di risocializzazione  gli invalidi civili  con una invalidità superiore al 67% e/o coloro che sono percettori di prestazioni previdenziali per inabilità  lavorativa.

Coloro che intendono integrare i propri redditi attraverso l’inserimento nel progetto di risocializzazione dovranno rappresentare la propria situazione economica, attraverso l’attestazione ISEE, ai sensi del D.Lgs. 31 marzo 1998 n.109 e successive modifiche ed integrazioni, che non deve superare il tetto massimo annuo di Euro 10.000,00.

Per accedere al progetto sarà infine necessario il parere positivo dell’assistente sociale, mediante valutazione del disagio sociale.

 Gli anziani saranno impiegati in varie attività come la sorveglianza all’ingresso delle scuole (Nonno Viglie), la sorveglianza, la conservazione e il giardinaggio nei giardini e nelle aree di interesse pubblico, i piccoli lavori di manutenzione dei beni culturali e l’impiego nel settore socio-culturale. Ma non solo: sono previsti anche la collaborazione con gli uffici amministrativi e tecnici del comune, il servizio, l’informazione, l’ orientamento e il controllo agli accessi nella sede comunale, l’assistenza e la compagnia a persone non autosufficienti e molto altro ancora.

«Come ampiamente dimostrato più volte – commenta l’assessore ai servizi sociali Eleonora Sacconi – l’amministrazione comunale riconosce e valorizza la funzione sociale dell’attività di volontariato ed in particolare degli anziani volontari, come espressione del contributo costruttivo della comunità allo sviluppo ed alla diffusione dei servizi di pubblica utilità del paese.

Per questo motivo abbiamo dato vita ad un importante programma di risocializzazione degli anziani, che è già iniziato in modo egregio con il progetto “Nonno Vigile”, al quale  dopo le prime settimane stanno aderendo molte persone entusiaste dell’idea di contribuire alla comunità.

La volontà – conclude Eleonora Sacconi – è quella coinvolgere e sostenere anche le fasce più deboli della popolazione anziana che versano in condizioni di disagio sia sociale che economico».

 

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Ultimo aggiornamento

29 Ottobre 2015, 00:00