Carta aree di stoccaggio scorie nucleari, il sindaco Caci: «Acquisiremo tutte le informazioni necessarie a scongiurare una evenienza del genere»

Fa preoccupare il modo in cui il Ministro Calenda, parlando con i giornalisti a margine di un convegno del Gestore dei servizi energetici (Gse), ha annunciato l’imminente uscita del decreto congiunto tra Ambiente e Sviluppo economico relativo alla carta che individua le aree potenzialmente idonee ad ospitare scorie nucleari o rifiuti radioattivi prodotti da attività industriali e mediche (Cnapi).

Data:
23 Marzo 2018

Fa preoccupare il modo in cui il Ministro Calenda, parlando con i giornalisti a margine di un convegno del Gestore dei servizi energetici (Gse), ha annunciato l’imminente uscita del decreto congiunto tra Ambiente e Sviluppo economico relativo alla carta che individua le aree potenzialmente idonee ad ospitare scorie nucleari o rifiuti radioattivi prodotti da attività industriali e mediche (Cnapi).

«Questa accelerazione di un iter abbastanza lungo – dichiara il sindaco Caci – suscita stupore e preoccupazione per due principali motivi: il primo è naturalmente l’ubicazione di un impianto industriale, quello della centrale Enel A.Volta, che potrebbe essere aggredibile da una tale scellerata decisione; il secondo è che a darne la notizia è un Governo ormai in uscita, che dovrebbe occuparsi del disbrigo degli affari correnti, in attesa del nuovo esecutivo».
L’amministrazione comunale si attiverà per acquisire tutte le informazioni necessarie già da oggi. Naturalmente rimane, a scongiurare una evenienza del genere, il protocollo d’intesa tra comune ed Enel del (novembre 2016) che chiarisce da subito la posizione della popolazione. «Sono certo – prosegue il sindaco – che su una battaglia ambientale, così importante per questo territorio, avremo al nostro fianco tutte le istituzioni interessate, compresa la Regione Lazio. Spero, visto quanto si sta avviando con il progetto Futur-e, che non serva fare le barricate e che le aree di stoccaggio siano scelte con criteri seri. Al contrario, non sarà di certo l’ultimo iscritto, in ordine di tempo, al Partito Democratico, a fermare le nostre volontà».

 

Condividi su

Ultimo aggiornamento

23 Marzo 2018, 00:00